Storia di Venezia
Pagina pubblicata 18 Giugno 2013
Aggiornamento 27 Luglio 2023 Luigi Zanon
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Mano a mano che l'Arsenale di Venezia si ingrandiva si rendeva necessario provvederlo di apposite Magistrature sia per la sua amministrazione interna contabile che per l'amministrazione generale organizzativa e di approvvigionamento dei vari materiali necessari al buon andamento. Dal "Codice Da Mosto", dell'Archivio di Stato Veneto, sappiamo quali Magistrati furono preposti all'Arsenale dalla Repubblica di Venezia: I Patroni all'ArsenalL'Arsenale fu una delle principali glorie della Repubblica Veneta e uno degli istituti più curati e sorvegliati (il Doge aveva l'obbligo di visitarlo ogni mese insieme col Consiglio Minore; dal 1645, ogni trimestre insieme col Collegio dei Savi). I Patroni all'Arsenal dovevano custodire l'Arsenale di notte e di giorno; abitarvi durante la loro carica (nel 1486 tale obbligo fu ristretto alla dimora di almeno uno di essi per settimana); tenere le chiavi; essere tutti e tre presenti nel caso in cui occorresse aprire le porte dell'Arsenale dopo un'ora di notte; recarsi uno di essi ogni mese insieme con un Provveditore davanti al Collegio dei Savi per dar conto delle cose avvenute nel mese precedente. Nel 1444 furono ammessi in Senato con diritto di voto. Provveditori all'ArsenalAccanto ai Patroni, eletti dal Maggior Consiglio, nel sec. XV sorsero i Provveditori, eletti dal Senato, prima in numero di due (1490), poi di tre, il più anziano dei quali ebbe, dal 1683, diritto di inquisizione. Tre Visdomini all'ArsenalUn'altra antica magistratura sopra l'Arsenale (si trova fin dal sec. XIII) fu quella dei tre Visdomini alla Tana (deposito di cordami), prima del 1558 denominati ufficiali alla Camera del Canevo. Venivano eletti dal Maggior Consiglio. Inquisitori all'Arsenal e Amministratori dei Pubblici EffettiSi trovano infine anche dapprima tre, poi un solo Inquisitore all'Arsenale, nominati di tempo in tempo dal Senato per ovviare a disordini derivanti da cattiva amministrazione. Magistrati all'Armamento
Provveditori alle ArtiglierieAll'inizio del secolo XVI si trova menzione di un Provveditore sopra le Artiglierie e le Munizioni eletto dal Consiglio dei Dieci. Era loro compito soprintendere alla costruzione del materiale d'artiglieria, alla provvista e confezione delle munizioni ed all'organizzazione del personale iscritto nelle varie scuole di bombardieri dello Stato. Nel 1648, fu loro concesso di procedere criminalmente contro chi si appropriasse delle munizioni e, nel 1679, ottennero competenza civile nelle cause fra i bombardieri e la loro arte, ad eccezione delle controversie sulla matricola, spettanti al magistrato sulla Giustizia Vecchia. Presidenti alla Milizia da Mar e l' AggiuntoQuando verso la metà del secolo XVI più incombeva sulla Repubblica la minaccia dei Turchi, il Senato, a difesa dell'Adriatico, deliberò di costruire una flotta di cento galee sottili. Si unirono poi a questi due Provveditori all'Armar, due Patroni all'Arsenal, i due Provveditori sopra biscotti e il Provveditore all' Artiglieria. Nel 1558 il Collegio fu ridotto a due Provveditori e a otto Governatori, ai quali nel 1561 se ne aggiunsero altri otto e due Provveditori alle Biave. Due anni dopo i Governatori vennero ridotti a 12. Nel 1585 i Governatori vennero diminuiti a tre e i Provveditori, che presero il nome di Presidenti alla Milizia da Mar vennero portati a tre. Dapprima queste ebbero l'obbligo di fornire un dato numero di uomini, ma in seguito tale obbligo personale si trasformò in pecuniario: esse furono tenute a pagare una tansa con vincolo solidale di tutti i membri. Nel 1723, per meglio effettuare la ripartizione della somma fissata fra le varie Arti e la riscossione di essa, fu creato un quarto Presidente col titolo di Aggiunto che doveva unicamente sovraintendere alla riscossione. Provveditori e Sopraprovveditori alle Legna e boschiLa sorveglianza sui boschi, affidata anteriormente alla Giustizia Vecchia, passò nel 1452 ad un apposito Magistrato, il Provveditore ai Boschi, dapprima costituito di un solo membro, poi nel 1468 di due e infine dal 1677 di tre. Essendo state accresciute nel 1532 dal Consiglio dei Dieci le loro competenze con l'aggiunta della materia della legna e con l'esazione del dazio relativo, l'antica loro denominazione si mutò nell'altra di Provveditori alle legna e boschi. Attribuzioni del Magistrato erano: concedere le licenze per i tagli sia dei boschi pubblici che dei privati; impedire che i comuni fittassero, livellassero od alienassero i boschi; tenere nota della qualità, estensione e intestazione dei boschi; regolarne il taglio annuale; comminare le pene ai trasgressori; vegliare sulla distribuzione e vendita della legna, in modo da tenerne sempre rifornita la capitale e da impedirne l'uscita dallo Stato ecc. ecc. Provveditori al Bosco del MontelloII bosco del Montello, presso Treviso, fu riservato dalla Repubblica alle costruzioni dell'Arsenale. Vi soprintendeva dapprima il Senato che mandava due volte all'anno a visitarlo uno dei Patroni all'Arsenale. Poi dal 1519 vi ebbe ingerenza il Consiglio dei Dieci, il quale continuò ad averne la suprema direzione anche dopo l'istituzione, avvenuta nel 1587, di una Magistratura speciale, composta prima di un membro e poi di tre, che venivano eletti dallo stesso Consiglio ed assunsero la denominazione di Provveditori al Bosco del Montello. Era loro compito difendere i confini del bosco dai privati usurpatori e la sua integrità da eventuali allargamenti delle chiese e monasteri situati nel suo interno; formare processi sia per via di denunzia che per via di inquisizione contro i danneggiatori, esclusi però i delitti gravi per i quali dovevano presentare il processo ai Capi dei Dieci; vendere la legna consegnando il ricavato alla Cassa del Consiglio dei Dieci; visitare il bosco uniti o separati almeno tre volte all'anno (dal 1629 solamente due) e redigerne relazione scritta; giudicare su contese in materia di roveri e suoi frutti; procedere contro i banditi rifugiati nel bosco; giudicare sui fatti in esso avvenuti; amministrare alcuni dazii con profitto della propria cassa, ecc. ecc. Per disposizione del 1668 non potevano essere eletti a questo ufficio quei nobili che avessero interessi e possessi nei tredici comuni che circondavano il bosco. Dell'ordinaria custodia di esso fu incaricato dal 1527 il così detto Capitano del Montello, che veniva scelto dai Provveditori al Bosco e dai Patroni all'Arsenal fra i marangoni dell' Arsenale stesso e confermato dal Consiglio dei Dieci. L'Archivio si trova unito a quello dei Provveditori sopra Legna e Boschi. Deputati al Bosco e alla Valle di MontonaIl bosco che sorge nella Valle di Montona, in Istria, fu destinato dalla Repubblica, al pari di quello del Montello, a rifornire di legname l'Arsenale. Ne ebbe la vigilanza fino al 1612 il Capitano di Raspo; dopo quell'anno il Consiglio dei Dieci l'avocò a sé ed istituì una speciale Magistratura composta di due membri, che venivano eletti dallo stesso Consiglio ed esercitavano il loro ufficio con l'assistenza del Camerlengo del Consiglio. Nel 1628 il Magistrato, che era stato istituito in forma straordinaria, divenne definitivo, assumendo le stesse funzioni dei Provveditori sopra il bosco del Montello. L'Archivio si trova unito a quello dei Provveditori sopra Legna e Boschi. ![]() Preparazione di tronchi per la flottazione fluviale verso Venezia (Arch. Zanon) Edizione HTML a cura di Umberto Sartori |